Bagno di folla per la presentazione del progetto sul castello di Santa Severa
SANTA MARINELLA - Bagno di folla per la presentazione del progetto di uso pubblico del castello di Santa Severa. Neanche le più rosee previsioni potevano infatti immaginare l’enorme successo ottenuto dalla presentazione del “Progetto per un uso pubblico del Castello di Santa Severa per fini socio-culturali e turistici” organizzata dal “Comitato Cittadino” nel cuore della Perla del Tirreno. Sabato pomeriggio una folla di più di 400 persone ha riempito completamente per oltre tre ore la Sala Flaminia Odescalchi per partecipare alla presentazione del progetto elaborato dal direttore del Museo Civico Flavio Enei, in collaborazione con il Comitato e con l’architetto David Pennesi, per assicurare un giusto futuro “di cultura e turismo” al complesso monumentale di Santa Severa, contro qualsiasi tentativo di privatizzazione di fatto del bene. La manifestazione, presentata dalla professoressa Francesca Musella, è stata aperta dall’intervento di Enei che ha illustrato la proposta di uso che prevede la creazione di un polo museale unico in Etruria, incentrato sulla Rocca del castello, sulla Torre Saracena, il Museo Nazionale Pyrgense e quello del Mare e della Navigazione Antica. Un Castello, aperto e visitabile per tutti, posto in condizione di raccontare con sistemi moderni multimediali la sua storia plurisecolare: un polo di promozione di attività culturali di formazione e turistiche per tutto il comprensorio. Con un limitato finanziamento iniziale di avvio, il centro congressi con foresteria, il punto di ristoro/caffetteria e i parcheggi possono senza alcuna difficoltà in breve tempo finanziare la gestione dell’impresa rendendola autonoma nel volgere di due anni. Fondamentale il collegamento del castello con la Riserva Naturale di Macchiatonda all’interno di un’unica area litoranea protetta a terra e a mare, con l’Oasi Blu estesa fino al castello arricchita dall’itinerario subacqueo “Pyrgi Sommersa”. La cornice generale in cui è inserito il progetto ripercorre le linee del “Sistema Cerite-Tolfetano-Braccianese” che alcuni anni addietro, su iniziativa di Santa Marinella, era stato felicemente avviato da Regione, Provincia e sette comuni del territorio per lo sviluppo socio-culturale e turistico del litorale attraverso la valorizzazione del patrimonio storico-archeologico e naturalistico dell’area compresa tra i Monti della Tolfa, il Lago di Bracciano e il litorale etrusco. L’architetto David Pennesi ha specificato con chiarezza le funzioni gestionali previste in relazione alla loro fattibilità e in rapporto con l’intero sistema territoriale. Gli interventi della professoressa Elisabetta Gallo e di Simonetta Gazzella del Comitato hanno quindi messo a fuoco la problematica vincolistica che per fortuna tutela il bene e le destinazioni d’uso della parte relativa ai servizi aggiuntivi in funzione di una gestione pubblica. Ha chiuso gli interventi del Comitato, Beatrice Cantieri che con un’ottima panoramica sulle reti territoriali attivate per la difesa del castello con il mondo dell’associazionismo e della scuola ha rivendicato il grande lavoro fatto come cittadini per la difesa del bene comune. Al termine della presentazione del lavoro sono intervenuti vari esponenti politici, candidati per le prossime elezioni alla Camera, alla Regione e al Comune (Emanuele Pepe, Andrea Bianchi, Stefano Massera, Massimo Padroni) che così come il Sindaco Roberto Bacheca, pur da posizioni diverse, hanno assicurato al Comitato il loro sostegno per il proseguimento della battaglia. Molto applaudito l’intervento di Cecilia D’Elia, vicepresidente uscente della Provincia di Roma, che tanto si è spesa sulle vicende castellane insieme ai consiglieri regionali e provinciali Gino De Paolis, Filiberto Zaratti e Guglielmo Abbondati, autori delle mozioni e delle interrogazioni pro castello insieme al consigliere Emiliano Minnucci. Presenti alla manifestazione i sindaci o i delegati rappresentanti i comuni del comprensorio scesi a fianco della battaglia del Comitato con apposite delibere di consiglio in difesa dell’uso pubblico del castello (per ora Cerveteri, Ladispoli, Bracciano, a breve Tolfa, Civitavecchia, Oriolo Romano); presenza illustre anche quella di Ennio La Malfa, presidente di Accademia Kronos, associazione di valenza nazionale aderente al Comitato. Infine, il Coro della Lituus Guido D’Arezzo diretto dal Maestro Cernicchiaro ha chiuso la manifestazione emozionando gli intervenuti sulle note del Nabucco di Verdi e del canto risorgimentale “Addio mia bella Addio!” applauditissimi. La delegazione di Civitavecchia della Federazione Italiana Cuochi, ormai in ora di cena, come da programma ha offerto al pubblico un ottimo e abbondante aperitivo. “Il clamoroso successo della manifestazione – dicono gli organizzatori - sta a dimostrare come l’opinione pubblica sia molto più attenta di quanto si creda ai temi della cultura e della valorizzazione dei nostri beni storico-archeologici e naturalistici ai fini della tutela e di uno sviluppo economico sostenibile e rinnovabile. Enei alla fine ha concluso: “C’è grande voglia di partecipazione per definire il futuro e nessuno pensi più di arrogarsi con decisioni dall’alto il destino di beni fondamentali che appartengono a tutti, anche alle generazioni che ancora devono venire”. Intanto il Comitato si attende che, così come promesso, l’amministrazione santamarinellese faccia acquisire l’idea progettuale dall’intero consiglio comunale per arrivare al prossimo tavolo di lavoro con Provincia e Regione con una propria proposta forte e chiara.
Da www.civonline.it
Da segnalare alcuni errori nell'articolo ma tutto sommato, ci si può stare.
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