In occasione della giornata
nazionale del ricordo dei Martiri delle Foibe il Centro Studi Aurhelio ha
aperto la sua sede per commemorare i drammatici eventi che hanno visto più di
diecimila italiani delle provincie orientali vittime della pulizia etnica da
parte dei partigiani titini. In collaborazione con il Comitato “10 Febbraio”, per
l’occasione è stata allestita presso il nostro locale in via Aurelia 571 A , una mostra fotografica
per narrare la lunga e ricca storia giuliana, istriana e dalmata partendo
dall’età romana fino ai giorni nostri. Durante l’incontro, oltre alla
diffusione di materiale informativo sulle vicende legate alle foibe e
all’esodo, è stata organizzata la videoproiezione di un documentario riportante
le testimonianze dei superstiti sulle atrocità subite da parte dei comunisti
jugoslavi e sul clima di odio che hanno dovuto affrontare una volta rifugiatisi
in Italia dove si portavano dietro l’etichetta di fascisti.
Prima dei saluti finali, è
stato proiettato anche il film-documentario, prodotto dal Comitato 10 febbraio,
nel quale un ragazzo ed una ragazza - nipoti di esuli, ritornano nelle terre
dei loro nonni dove, tramite l’architettura degli edifici, le raffigurazioni e
le vicende storiche scoprono che ogni cattedrale, monumento e pietra, di fatto,
parla italiano.
Una bella occasione importante,
per riaffermare la nostra identità culturale, la nostra appartenenza e il senso
profondo della memoria. In un paese dove ogni anno la memoria tende a perdersi
e l’amministrazione comunale si dimentica di celebrare una solennità civile
nazionale, il Centro Studi Aurhelio ha lasciato un pezzetto di luce su una
realtà per molti ancora scomoda e spesso infangata da un giustificazionismo
ipocrita e colpevole.
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