martedì 15 dicembre 2009

Siamo lieti di segnalare che presso:
la Cartolibreria "De Pasquale" Via Aurelia Santa Marinella
Edicola Terminal Autostrade del Mare - Porto di Civitavecchia
Sono presenti i libri ed i DVD della cultura tradizionale e i testi della cultura non conforme.

Gli autori : Evola, Guenon, Sermonti, De Giorgio, Mishima, Romualdi etc.
Le case editrici: Raido, Il Cinabro, EffeDiEffe, Sentinella d’Italia, Ritter, Trecento,
Ritterkreuz, S.E.B., L’Uomo Libero etc.

Finalmente a Civitavecchia e a Santa Marinella due nuovi spazi liberi,
contro la palude della cultura moderna.
Il Valore del Dono - Il Richiamo della Tradizione
Un granaio spirituale in servizio permanente effettivo
Un servizio a cura di Aurhelio

Sol Invictus [Recensione conferenza]

Ormai e’ appuntamento fisso, quello con Mario Polia da Raido nel periodo natalizio. E come tutti gli anni, ormai, vede un’affluenza davvero imponente. Almeno un centinaio i presenti sabato scorso.“Repetita iuvant” dicevano i nostri padri, così è opportuno ripetere per fissare meglio e, speriamo, interiorizzare quei significati di precisi eventi cosmici che hanno precise valenze simboliche e metafisiche che oggi si sono ormai quasi del tutto perdute. In periodo prenatalizio il tema della conferenza ha trattato l’autentico significato del Solstizio d’inverno e delle sue implicazioni a livello cosmico. Parla Mario Polia, per cui ormai nemmeno perdiamo più il tempo delle presentazioni. Con un intervento conciso ed esauriente ha saputo catturare l’attenzione di tutte le persone presenti in sala, talmente piena che dopo un po’ non è sarebbe stato più possibile far entrare altra gente. Si è espresso il significato del Solstizio: la rinascita luminosa di forze positive sopite che soggiogano quelle tenebrose ed infere, così come il Sole in questo giorno così critico risorge dopo aver sfiorato il punto più basso dell’eclittica e sembrando ormai quasi completamente avvolto dalle tenebre e come ancora Mithra sempre in questa data, sconfigge il toro, simbolo di energie basse ed infere.Quindi Solstizio d’Inverno come un momento di profonda introspezione in cui, identificate le nostre fallacità, ci si dovrebbe ripromettere di correggerle nell’anno che seguirà intraprendendo una via di continuo miglioramento verso un nuovo e continuo morire e risorgere. Partendo quindi dalla tradizione mithraica e passando per le varie tradizioni arie manifestatesi nella storia, si è arrivati a parlare dell’approccio al giorno di Natale delle popolazioni contadine del centro Italia che, seppur in periodo di decadenza quasi totale, vivono ancora questo momento in maniera semplice e positiva perché rimasti fedeli alle consuetudini trasmessegli dagli avi, ricordati come esempi e punti di riferimento. Così, l’augurio dello stesso Polia di poter diventare anche noi un giorno, attraverso le nostre azioni virtuose, degli esempi da monito per le generazioni future; di soggiogare qualsiasi forma di “ybris” e titanismo, sconfiggendo quel toro che ancora dentro di noi fortemente scalpita.
Per non rompere l’intensa atmosfera creata dal relatore e dalle sue parole, esaustive, evocative ed energiche, c’e’ spazio per una domanda, che non spezza comunque la magia del momento.
La cena, organizzata dalle ragazze di Raido e che vede un’affluenza di settimana in settimana sempre maggiore, contribuisce a creare un bel clima comunitario che si protrae fino a sera inoltrata.
Ci si vede tutti alla festa, presso i locali dell’associazione, giovedì 23 dicembre, con la musica dal vivo degli NSP, di Fabian degli Imperium e di Mario degli Hobbit.

giovedì 10 dicembre 2009

IL "NATALIS SOLIS INVICTI"

Se non si conosce il retaggio spirituale che mosse alcune antiche tradizioni, è difficile che si riesca ad individuare il vero significato del NATALE. Per molti, anche se non tutti, sarà una sorpresa leggere quanto d’appresso si troverà scritto, ma è la realtà. Il Natale, da alcuni secoli a questa parte, viene celebrato come una festività che si rifà alla nascita del Cristo. E’ in uso, pressochè in tutto l’occidente cristianizzato, celebrare questa ricorrenza con simbolismi quale il presepe o l’albero di natale. Chi oggi abbia la convinzione che il Natale (come comunemente viene inteso) tragga le sue radici dall’avvenuta nascita del Cristo commette un grosso sbaglio, perché le cose stanno diversamente. Infatti se si andasse a ricercare l’origine di alcune feste religiose ci si accorgerebbe come molte di queste siano state soppiantate dal culto cristiano, che ne ha fatto l’uso e lo abuso che glien’è parso. Anche la “festa di Natale” rientra nel contesto di questa logica. Il Natale e l’Anno Nuovo sono residui di un mondo spirituale dimenticato e forse sconosciuto; sono delle testimonianze di una concezione “primordiale” dell’Universo e dell’Esistenza, che non hanno nulla a che vedere con la nascita del Bambino Gesù che, pur tuttavia, era e rimane una ricorrenza propria di una specifica tradizione che è appunto quella cristiana. Oggi come oggi il Natale e il Capodanno rappresentano due differenti ricorrenze di cui la prima viene festeggiata il 25 Dicembre, l’altra il 1° Gennaio.Nel passato le due date coincidevano, perché il Natale traeva origine dal “NATALIS SOLIS INVICTI” (Nascita del sole invincibile). Data questa, appunto, che ricorreva il 21 Dicembre (SOLSTIZIO D’INVERNO), che astronomicamente corrisponde al momento in cui il sole tocca il punto più basso dell’eclittica (cioè dell’ellisse che la terra compie girando attorno al sole), poi ricomincia la fase ascendente. Il giorno in cui ciò accade è il più corto dell’anno e si ha quasi l’impressione che questo “sole” tramonti, sprofondi quasi per non riapparire più; ma ecco che subito dopo, quasi per incanto, esso si rialza nel cielo a risplendere di nuovo chiarore…è un nuovo anno, un nuovo ciclo che comincia. Spesso nell’antichità all’idea del nuovo anno, del sole intramontabile si associava il simbolismo dell’albero sempre verde o albero della vita ed era in uso presso molti popoli nordici l’accensione di candele sopra l’albero proprio il giorno in cui cadeva il Solstizio. Ciò sottolineava appunto il carattere di rinascita di luce che aveva tale evento. L’odierno albero natalizio non è altro che una reminiscenza di tale significato.Avendo ricordato tutto ciò bisogna aggiungere una cosa assai importante: “tutti coloro che nell’antichità celebravano tali eventi non erano né adoratori del sole, ne selvaggi atterriti dall’idea che il sole non potesse risorgere. Queste sono solo incomprensioni di una certa storia delle religioni.In realtà essi ritualizzavano i fenomeni e le forze della natura nella misura in cui questi venivano intesi come manifestazioni del Divino e nell’insieme dei suoi aspetti – sole, anno, luce, elementi, ecc. – rimandavano ad un ordine superiore”. Ma queste storie per il “moderno” così preso e infaccendato da problemi importanti come il computer, lo stadio, le discoteche e le macchine riescono solo a fargli cogliere il lato curioso della faccenda… il resto passa nel dimenticatoio.

Tratto da Sioux- Bollettino interno al C.S. Heliodromos - n.8 (21/12/85)

lunedì 7 dicembre 2009

Siamo lieti di segnalare che presso la “Galleria del Libro” di Civitavecchia in Via Traiana,
sono presenti i libri della cultura tradizionale e i testi della cultura non conforme.


Gli autori presenti sono: Evola, Guenon, Sermonti, De Giorgio, Mishima, Romualdi etc. e
Le case editrici: Raido, Il Cinabro, EffeDiEffe, Sentinella d’Italia, Ritter, Trecento,
Ritterkreuz, S.E.B., L’Uomo Libero etc.


Finalmente a Civitavecchia uno spazio libero,
contro la palude della cultura moderna.

Il Valore del Dono - Il Richiamo della Tradizione
Quest’anno per natale scegli i libri di Raido.
Un granaio spirituale in servizio permanente effettivo

Un servizio a cura del Cuib Femminile di Raido