Tra gli intoccabili
dogmi imposti “dall’alto” perché si prestano perfettamente ad assecondare la
moderna visione illuminista e progressista, vi troviamo ai primi posti,
l’evoluzionismo. La fandonia
evoluzionista, di Rutilio Sermonti si propone in qualche modo, di aprire la
mente a chi ripone cieca fiducia in questo intoccabile strumento nelle mani dei
poteri forti.
Esso, che vede in
Charles Robert Darwin, attraverso il darwinismo, il maggior esponente, è un concetto talmente
diffuso e radicato nelle menti che cercare di far capire ai più, in un
dibattito diretto, quello che esso veramente rappresenta significa
letteralmente sbattere la testa contro un muro.
Eppure, ad analizzare le cose con occhio attento e libero da ogni
pregiudizio, presenta paradossi che lo minano alle fondamenta. Quello che resta
fissato nelle giovani menti non è però solo ciò che tale “dottrina” afferma
nell’ambito scientifico: esso infatti va a contaminare quella che è la visione
del mondo, nonché l’orientamento esistenziale dell’individuo. Partendo da una formazione scolastica della
scienza, si ritiene come giusto e vero
solamente ciò che i libri ci dicono essere tale (spesso attraverso artifici
tanto abili quanto mistificatori) perché “scientificamente dimostrato”. Ogni
contestazione viene in questo modo rifiutata a priori perché comprendente una
sfera che oltrepassa il visibile, tangibile e materialmente constatabile. Il
tutto si traduce, passando per la conseguente lotta per la sopravvivenza,
(selezione naturale) e dunque “vittoria del più forte”, spostandoci sul piano
esistenziale, nell’individualismo e nella competitività sfrenata che diviene
cavallo di battaglia della visione democratica e liberale: “fatti furbo, fai
carriera, arraffa il più possibile” è dunque il motto imperante nella moderna,
consumistica, egoistica società. Nozioni che , dunque, ci vengono propinate fin
da piccoli tra i banchi di scuola, che ripetiamo meccanicamente e quasi
“penetrano” nell’essere, legandosi al falso ottimismo dei progressisti in una
concezione della vita e dell’odierno che diventa un vano e mutevole
trasformismo, senza alcun punto fermo o cardine.
Il libro di Sermonti, breve e accessibile a
tutti, espone in maniera semplice e senza ricorrere a complicati
approfondimenti (che risulterebbero comprensibili solamente a chi possiede una
ferrea conoscenza della materia in questione) come l’evoluzionismo altro non
sia che strumento che le menti demo liberali hanno pomposamente sfruttato con
l’aiuto di media e giornali per precludere ogni “apertura verso l’alto”,
frenando così ogni slancio verso l’ascesa spirituale. La prima e fondamentale
critica sta nell’evidenziare come nel darwinismo si parta da preconcetti ideati
con un sistema logico in grado solo di trarre conseguenze da un’affermazione di
partenza di per sé empirica, soggettiva e retorica, invertendo il rapporto per
cui si dovrebbe partire dalle prove certe, sulle quali poi elaborare la teoria.
Da ciò avendo cercato allo sfinimento le prove per poter giustificare a tutti i
costi l’esistenza del famoso anello di
congiunzione tra due specie, (tra cui, ovviamente, la via di mezzo tra uomo
e scimmia), si scade a ben vedere in esempi miseri e fasulli, casi costruiti
sul nulla. Si giunge attraverso l’accettazione passiva delle scoperte eclatanti a noi propinatoci, a
considerare verità assoluta una totale falsità.
Un libro permette, in
conclusione di far scattare in chi pone una fedeltà assoluta alla tesi
evoluzionistica, la scintilla del dubbio. Il dubbio si sa, fa vacillare e
stimola la ricerca della Verità. Risparmiandosi di chiarire in un modo che
sarebbe sì esauriente al massimo, ma che si perderebbe in complicati e
incomprensibili esempi specifici, La
fandonia evoluzionista trae da casi eclatanti lo spunto per una ricerca più
approfondita sulla non veridicità di un dogma che è diventato quasi utopia
ritenere falso.
Magari alcuni potrebbero, leggendolo, accorgersi come
l’uomo a determinate cose non potrà mai dare una spiegazione né potrà mai,
attraverso la scienza, sminuire e dominare la natura, sfaldando così quell’ordine Cosmico, cerchio perfetto
eterno e immutabile, che ha fatto e fa la forza delle comunità tradizionali, e che si dissocia dalla
aberrante e livellatrice visione
lineare, evolutiva e progressista .
LA FANDONIA EVOLUZIONISTA, di Rutilio Sermonti, Edizioni Comunitarie, Pagg. 128,
Euro 8.00
Euro 8.00
Copertina 4riot@libero.it – Impaginazione raido.it
Finito di Stampare nell’Agosto 2009 – Stampato in proprio
disponibile presso:Centro Studi Aurhelio, Via Aurelia 571 A, 00058 -Santa MArinella - RM
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