Gli uomini dormono. Quando muoiono si risvegliano. Come l’acqua fredda viene tratta al calore dal fuoco, l’anima diventa vivente in atto senza perdere la vita dall’incendio della morte. Tutto ciò che fu esistente in potenza diviene in atto. Il corpo è una protesi dell’anima, è una sorta di cucchiaio attraverso cui la natura purissima della persona trova il proprio destino conoscendo. Ed è perciò che non si deve temere neppure il venir meno delle forze, il deperire, proprio perché gli uomini hanno due sostanze: la prima di esse è viva per natura, ed è l’anima, mentre la seconda è morta per natura, ed è il corpo. E fu così che i saraceni, rapiti dai tramonti del Monte Etna, cominciarono a tramandare Empedocle.
Pietrangelo Buttafuoco
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