Oltre al
Dott. Flavio Enei, operatori culturali, membri del Comitato cittadino,
amministratori e cittadini, hanno fornito una veduta sull’attuale situazione e
comunicato i progetti futuri.
È una mite serata di autunno quella
che vede il Comitato per la difesa del Castello di Santa
Severa, partecipare alla conferenza pubblica, su invito del Centro Studi
Aurhelio, con l’obiettivo di fare il punto sulla situazione attuale del
Castello e sul progetto che il Comitato sta definendo nei dettagli, per il suo
futuro, coinvolgendo al tempo stesso la cittadinanza. Alla presenza di un folto
pubblico, il Presidente di Aurhelio ha spiegato i motivi della conferenza,
ringraziato i membri del comitato ed i cittadini che hanno voluto raccogliere
l’invito, affinchè si mantenga vivo l’interesse per le vicende del Maniero.
Subito dopo la parola è passata al Dott Flavio Enei. Con le dimissioni della
giunta Polverini, che desiderava utilizzare il Castello sostanzialmente per
risanare il buco nel bilancio pubblico della sanità laziale mediante un
affidamento per mezzo di bandi internazionali a dei privati, la “partita” sul
futuro dello straordinario monumento del litorale nord che si disputa tra
Comune di Santa Marinella, Provincia di Roma e Regione è ancora tutta da
decidere.
Intanto il Comitato, che vede al suo
interno oltre 30 associazioni di tutto il comprensorio, è deciso nel portare
avanti le sue proposte per la valorizzazione di un Castello come bene comune ad
uso pubblico e che ritorni presto parte integrante della comunità. Durante la
conferenza, che ha avuto luogo nella sala di Santa Maria della Provvidenza
presso la parrocchia di San Giuseppe, il Dott. Flavio Enei, Direttore del Museo
Civico del Castello e portavoce del Comitato, dopo aver elencato le numerose
attività e conquiste ottenute dal Comitato stesso, ha esposto in maniera
esplicativa tutto l’iter e i capisaldi del progetto che si intende presentare
alla Commissione speciale relativa al Castello di S. Severa che a sua volta
dovrà redigere un progetto da sottoporre alla Regione. Nei presupposti del
Comitato è fondamentale che la Torre Saracena e la Rocca debbano essere musei
di se stessi, data la ricchezza di affreschi, degli armamenti d’epoca che vi si
trovano e dei tanti reperti ritrovati, oltre alla possibilità di ospitare
mostre e altri eventi culturali. Inoltre nel Castello, dopo i recenti restauri,
è presente una Sala Congressi che insieme ad una foresteria e ad un punto di
ristorazione consentirebbe la creazione di un importante centro di ricerca,
culturale e turistico che il Comune di Santa Marinella non ha, o meglio, che ha
ma che ancora deve valorizzare, contribuendo al tempo
stesso all'autofinanziamento per la gestione dell’importante
monumento. A ciò si aggiunge il Civico “Museo del mare e della navigazione
antica” già funzionante che si propone per il futuro di creare al suo interno
un museo etrusco in 3D, progetto di straordinario interesse se si calcola che
tra i due siti UNESCO di Tarquinia e Cerveteri non c’è ancora qualcosa di
simile. Il Comitato inoltre è convinto della necessità di inserire il
Castello nell'ambito del sistema turistico
Cerite-Tolfetano-Braccianese attirando così turisti e visitatori da Roma e da
Civitavecchia, promuovendo al tempo stesso un Progetto Europeo che
veda l’inserimento di Pyrgi – Santa Severa nell'esistente sito UNESCO
di Cerveteri e Tarquinia. Alla conferenza hanno partecipato, oltre ai membri
del comitato che hanno contribuito al dibattito con interventi importanti ed
esplicativi, anche cittadini impegnati del settore turistico che con i loro
interventi hanno fatto presente la mancanza di servizi e strutture adeguate
allo sviluppo del turismo presso il Castello.
Di rilievo l’intervento della
Consigliera Paola Rocchi, invitata insieme al Sindaco ed al Delegato Galletti
che però non sono stati presenti, che ha sottolineato come nonostante
l’apposita commissione comunale per il Castello sia stata creata, essa ad oggi
non ha praticamente svolto alcuna attività se non quella di chiedersi di cosa
effettivamente si sta parlando. Emersa tra l’altro, anche la estrema necessità
che la commissione si adoperi proprio in ragione dei tempi che vedono in questo
momento l’assenza operativa della Regione Lazio. In questa situazione è
necessario quindi che il Comune di Santa Marinella sia libero di operare in
autonomia vista la mancanza di una attività regionale. Per il futuro il
Comitato si propone di coinvolgere di più la cittadinanza e di tenerla
informata sulla situazione del Castello mediante gazebo nelle piazze ed eventi
vari, tra cui l’adozione da parte delle scuole del complesso monumentale di
Santa Severa. Quest’ultima iniziativa risulta molto importante se si tiene
presente che il Castello è stato chiuso per 10 anni circa e che per le nuove
generazioni esso è praticamente ignoto. Una buona occasione quindi, per
riportare al centro del dibattito la questione del Castello di Santa Severa
che, per la sua importanza e per la valenza culturale, archeologica, turistica
e come volano economico, non può assolutamente essere lasciata nel
dimenticatoio. Al prossimo appuntamento!
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