giovedì 17 ottobre 2013

Athos. L'atletica e il risveglio interiore dell'uomo moderno.


Reperibile presso il Centro Studi Aurhelio

Oggi le attività atletiche e lo sport in genere sono ridotte ad essere essenzialmente una modalità “per tenersi in forma”, uno strumento per apparire, oppure designato alla ricerca di record tanto effimeri quanto la presunta “gloria” momentanea dei cosiddetti “campioni” che li realizzano. L’attività sportiva competitiva è dominata dal business, dalla corruzione fisica e morale, dal gioco d’azzardo che vi ruota intorno e dalla pressoché totale mancanza di spirito etico.
Lo scritto che segue offre una significativa e sostanziale rettificazione nei confronti della materia trattata. Offre spunti inconsueti di analisi e riflessione, conduce il lettore ad una dimensione di maggior prossimità con lo spirito autentico delle attività atletiche. Indica una effettiva possibilità di recupero a chi pratica le diverse discipline e voglia superarne il piano di semplice potenziamento fisico.
L’autore rievoca la dimensione olimpica dell’atletica nella civiltà classica greco-romana dove, oltre allo sviluppo del corpo, dei nervi, dei muscoli, il dispiegamento dell’azione atletica, attuata in modo spersonalizzato e svincolato dal risultato finale, permetteva il contatto anche con talune forza spirituali (potendosi così determinare possibilità di tipo iniziatico).
Dall’epoca classica a quella moderna non tutto è stato perduto e, seppur ridimensionate, le possibilità di un risveglio interiore permangono.
Le tracce al riguardo sono indagate con efficacia in questo scritto, contributo importante per coloro che intendano, per il tramite della pratica atletica, perseguire una finalità “interiore” che tenga conto delle contingenze dell’epoca in cui viviamo, senza da esse esserne annichilito.

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