sabato 27 aprile 2013

Castrum Novum project 2013


Pubblichiamo la segnalazione del  direttore del Museo Civico di Santa Marinella Dott. Flavio Enei

Cari Amici,

vi segnalo che il Museo Civico in collaborazione con il Gruppo Archeologico del Territorio Cerite organizza per i prossimi mesi estivi un campo didattico di archeologia nell’ambito del progetto di ricerca italo-francese in corso dal 2010 nel sito dell’antica Castrum Novum. Il campo consentirà ai partecipanti di contribuire allo studio ed alla valorizzazione del sito in preparazione della campagna di settembre che si svolgerà insieme agli amici e colleghi delle università francesi di Lille 3 e di Amiens con la supervisione della Soprintendenza Archeologica per l’Etruria Meridionale.
Vi allego la locandina con gli indirizzi di riferimento per le informazioni e le prenotazioni (solo 12 posti disponibili!).

A presto e Cari saluti da Pyrgi

Flavio Enei


venerdì 26 aprile 2013

La donna e l'amore nella via del cavaliere


Giovedì 2 maggio, ore 20.30

Presentazione editoriale di
"La donna e l'amore nella via del cavaliere", edito da RAIDO

Il testo è la riedizione, rivista ed ampliata, dell'ormai introvabile "Il Mistero Imperiale del Graal.
Il Mistero della Dama" (Quaderni di Avallon, n. 0. Direttore responsabile Mario Polia).

Interviene l'autore:
Mario Polia

L'evento è a cura del Cuib Femminile di RAIDO
cuibfemminile@raido.it

Il Centro Studi Aurhelio, organizza la trasferta a Roma.
Partenza equipaggio alle ore 19.00 a Santa Marinella


domenica 21 aprile 2013

XXI APRILE




Fresca è la sera ed il vento lieve
con Vespero che brilla sopra ai monti
dov’è sparito il sole e brontola Vulcano:
tempo propizio a celebrare il rito.

Il sacro alloro illumina e colora
il vivere mutevole e instancabile;
ci guida intorno ai battiti del cosmo
riconciliati ai luoghi e alle presenze.

Placata angoscia di un presente nudo
privo di slanci e conoscenza vera,
estinta nelle fiamme più non frena
il fermo passo avviato a primavera.

Mai più rimpianti o esitazioni vane:
questa è la vera fonte che disseta.
E andrà compatto il giovane drappello
nel limitare fausto della sera...

sabato 20 aprile 2013

venerdì 19 aprile 2013

Cineforum Aurhelio: The Eagle [recensione]


Roma Orma Amor – Approssimandoci al XXI Aprile ….

Tra le varie attività finalizzate a sottolineare l’importanza di Roma, nell’anniversario della sua nascita, il Centro Studi Aurhelio ha organizzato una serata - cineforum in cui, ovviamente, il tema centrale è stato Roma, i suoi Valori e i suoi Simboli, attraverso la diffusione di un documento che raccoglie numerosi articoli e riflessione, oltre alla visione del film The Eagle.


Prima della visione, un’apericena in cui si sono scambiate quattro chiacchiere in tranquillità, dando anche la possibilità a chi, per la prima volta partecipa ad un evento aurhelio, di conoscere meglio quelle che sono le attività principali del centro e di dare un’occhiata all’interessante offerta di libri, cd, dvd, produzioni alimentari autarchiche e le felpe o le magliette disponibili. Dopo aver consumato la cena, ci si è spostati nella sala sottostante, allestita per la visione. Una rapido ma partecipe discorso del Responsabile, ha introdotto i presenti, ad un quadro generale su quale fosse lo Spirito della Civiltà romana. Poi, si è sottolineato il senso dell’universalità degli ideali di cui Roma è portatrice,: una civiltà fatta di uomini veramente tali, dove la fedeltà verso gli sacro e gli antenati assicura il favore delle forze trascendenti, perno attorno al quale tutti gli aspetti della romanità ruotano, in un organica armonia. Universali, quindi, anche in quanto presenti attraverso l’esempio aldilà delle contingenze storiche o spaziali, quindi applicabili, nelle dimensioni possibili, anche nel decadente abisso della modernità. Spente le luci è iniziata la visione del film …..
Il film The Eagle (del 2011 diretto da Kevin Macdonald) è l'adattamento cinematografico del romanzo L'Aquila della IX Legione di Rosemary Sutcliff e tratta, indirettamente, della leggenda sulla presunta scomparsa della Legio IX Hispana nella Britannia romana del II secolo.
Il protagonista Marco Flavio Aquila, in seguito a un congedo con onore ottenuto dopo un’azione eroica in una battaglia in difesa del suo castrum, oramai impossibilitato a combattere per Roma parte alla ricerca dell’Aquila della prima coorte della Nona Legione, della cui perdita (avvenuta oltre il Vallo di Adriano, in Britannia), è ritenuto responsabile il padre. Per riscattare l’onore di Roma e della famiglia giunge allora nelle terre percorse dal padre anni prima, accompagnato dallo schiavo Esca che, seppur Brigante nato in Britannia, essendo stato salvato da morte certa, ha giurato fedeltà a Marco. I due riescono nell’impresa di riportare il simbolo dorato in Patria, vincendo la tribù degli uomini-foca, aiutati dai legionari sopravvissuti alla spedizione ma ancora fedeli a Roma e al giuramento fatto. Dalla pellicola spicca, l’importanza del senso dell’onore che, Marco come modello di uomo romano, vuole a tutti i costi recuperare. Può farlo ritrovando l’Aquila, non un semplice oggetto metallico ma un simbolo intriso di qualità sacra e in quanto tale emanazione di forze invisibili ai più. Allo stesso modo, possono accedere a questo riscatto d’Onore, i legionari che sentono di averlo perduto fuggendo al momento di estremo pericolo, invece che morire assieme agli altri ed al loro comandante. Rimane impressa nel cuore di tutti noi spettatori, la frase di un legionario: “Quando sono fuggito da tuo padre, sono fuggito da me stesso” dice uno di essi a Marco Flavio Aquila. Emergono prepotentemente le dimensioni Universali che porta dell’idea di Roma: i due protagonisti, nonostante le diverse origini si ritrovano legati prima di tutto da un Vincolo, fondato sulla parola data virilmente , essa permette loro di rimanere uniti nel compiere l’impresa.


Un film che scuote le corde dell’anima e accende i cuori, in prossimità del Natale di Roma. L’aquila, simbolo della spiritualità più alta, espressione della volontà divina, dell’Imperium e delle genti indoarie, vola sempre alta sopra di noi. Scalando ogni giorno le montagne impervie dell’individualismo, schiacciando le ingiustizie e le menzogne della società moderna, cominciando ad intraprendere il cammino verso la vetta, forse, possiamo iniziare a sentirla più vicino a noi.





giovedì 18 aprile 2013

Il simbolo di Roma



Oggigiorno si è soliti rapportarsi a Roma come ad una mera città turistica le cui rovine e monumenti non rappresentano nient’altro se non un’occasione per farsi immortalare in una foto ricordo mentre si è in vacanza. Complice di questa attitudine errata oltre alla superficialità della gente, troppo indaffarata per guardare oltre le contingenze e il quotidiano,  gli stessi storici contemporanei che fedeli come sono allo scientismo, pretendono di insegnarci  ciò che trascende l’approccio empirico. Eccoli allora attribuire la grandezza di una volta della Roma imperiale alla fortuna o all’addestramento militare senza riconoscere le motivazioni spirituali profonde e l’idea universale di cui si fece interprete.
Nell’antico Impero romano essi vedono solo la vastità territoriale non l’Ideale che dominava queste terre. Loro guardano al passato per le speculazioni intellettualoidi fine a se stesse e per i potenziali fini pratici nel presente, possibilmente commerciali, mentre a noi ci interessa il tempo trascorso fin quanto c’è su di lui il riflesso dell’eterno. Come scrive Plutarco, Roma “non avrebbe potuto assurgere a tanta potenza se non avesse avuto, in qualche modo, origine divina, tale da offrire agli occhi degli uomini, qualcosa di grande e di inesplicabile”.
Diversamente dall’attuale Unione europea fondata sull’ideale materiale dell’interdipendenza economica dei popoli e sull’ideologia dell’individualismo assoluto di cui la dichiarazione dei diritti dell’uomo ne è il manifesto, la Roma imperiale incarnò la spiritualità ardente e virile portatrice di luce rappresentata dai valori di Ordine, Eroismo, Virilità, Volontà, Gerarchia, Aristocrazia e Impero. Roma, prima ancora di vincere la piccola militare guerra santa si era proposta di vincere la Grande guerra santa tracciando un modello di uomo e di stato fondati su principi di ordine superiore quali l’Onore e la Fedeltà. “Roma era fondata sulla parola data” (R. Sermonti).
Alla stregua di un atleta che può avere i muscoli più definiti che vuole e che non sarà mai in grado di vincere se dentro di se non arde innanzitutto di una volontà positiva, virile, e sana di  superarsi, allo stesso modo le ben addestrate legioni romane sarebbero servite a ben poco senza un ideale Sacro a monte delle loro campagne militari di cui farsi i messaggeri.
Il 21 Aprile si festeggia il Natale di Roma, occasione ulteriore per meditare sul Mito di Roma “forza formatrice della realtà che si palesa in gesta, avvenimenti ed anche istituzioni le quali per tale via assumono un significato simbolico” (Evola).
Nico di Ferro

martedì 2 aprile 2013

“Indirizzi per l’Azione Tradizionale. Scritti di educazione e formazione militante”

Reperibile presso il Centro Studi Aurhelio:

Indirizzi per l’Azione Tradizionale 
Scritti di educazione e formazione militante RAIDO76 pp. – 8,00 €

Gaetano Alì
«Maestro è colui che conosce la strada per averla percorsa, e Gaetano è stato per tutti quanti noi maestro e guida. Prima di tutto per le sue doti umane, per la sua capacità di amore per il fratello e dedizione alla causa; e poi per l’eccezionale conoscenza dottrinaria, nutrita di sapienza meditante e di studio approfondito dei testi tradizionali, dove la lettura diventa distillato di conoscenze. Il suo più grande merito è stato, in questi lunghi anni, quello di averci tolto ogni illusione, aprendoci gli occhi e sostituendo ai sogni le certezze. Ci ha mostrato gli indubbi limiti dell’attività politica e l’inconsistenza delle velleità rivoluzionarie ad essa legate; proponendoci l’alternativa percorribile dell’azione tradizionale»


Estratto dalla Premessa
«Gli articoli che compongono questa pubblicazione, apparsi sulla rivista ‘Heliodromos’ a partire dal 1979 e firmati con degli pseudonimi, sono stati selezionati in collaborazione con la comunità dei “Centri Studio di Formazione Tradizionale Heliodromos” per la natura politico – militante e per la peculiarità formativa e pedagogica dei contenuti [...] al termine degli articoli di Gaetano, abbiamo inserito una postfazione curata dalla Comunità Militante Raido sul metodo di azione tradizionale, per evidenziare quella natura prospettica [...] per ribadire l’importanza della tramandazione tra le generazioni, la continuità tradizionale tra chi lascia e chi ha il dovere di proseguire»

fonte: AzioneTradizionale