venerdì 19 aprile 2013

Cineforum Aurhelio: The Eagle [recensione]


Roma Orma Amor – Approssimandoci al XXI Aprile ….

Tra le varie attività finalizzate a sottolineare l’importanza di Roma, nell’anniversario della sua nascita, il Centro Studi Aurhelio ha organizzato una serata - cineforum in cui, ovviamente, il tema centrale è stato Roma, i suoi Valori e i suoi Simboli, attraverso la diffusione di un documento che raccoglie numerosi articoli e riflessione, oltre alla visione del film The Eagle.


Prima della visione, un’apericena in cui si sono scambiate quattro chiacchiere in tranquillità, dando anche la possibilità a chi, per la prima volta partecipa ad un evento aurhelio, di conoscere meglio quelle che sono le attività principali del centro e di dare un’occhiata all’interessante offerta di libri, cd, dvd, produzioni alimentari autarchiche e le felpe o le magliette disponibili. Dopo aver consumato la cena, ci si è spostati nella sala sottostante, allestita per la visione. Una rapido ma partecipe discorso del Responsabile, ha introdotto i presenti, ad un quadro generale su quale fosse lo Spirito della Civiltà romana. Poi, si è sottolineato il senso dell’universalità degli ideali di cui Roma è portatrice,: una civiltà fatta di uomini veramente tali, dove la fedeltà verso gli sacro e gli antenati assicura il favore delle forze trascendenti, perno attorno al quale tutti gli aspetti della romanità ruotano, in un organica armonia. Universali, quindi, anche in quanto presenti attraverso l’esempio aldilà delle contingenze storiche o spaziali, quindi applicabili, nelle dimensioni possibili, anche nel decadente abisso della modernità. Spente le luci è iniziata la visione del film …..
Il film The Eagle (del 2011 diretto da Kevin Macdonald) è l'adattamento cinematografico del romanzo L'Aquila della IX Legione di Rosemary Sutcliff e tratta, indirettamente, della leggenda sulla presunta scomparsa della Legio IX Hispana nella Britannia romana del II secolo.
Il protagonista Marco Flavio Aquila, in seguito a un congedo con onore ottenuto dopo un’azione eroica in una battaglia in difesa del suo castrum, oramai impossibilitato a combattere per Roma parte alla ricerca dell’Aquila della prima coorte della Nona Legione, della cui perdita (avvenuta oltre il Vallo di Adriano, in Britannia), è ritenuto responsabile il padre. Per riscattare l’onore di Roma e della famiglia giunge allora nelle terre percorse dal padre anni prima, accompagnato dallo schiavo Esca che, seppur Brigante nato in Britannia, essendo stato salvato da morte certa, ha giurato fedeltà a Marco. I due riescono nell’impresa di riportare il simbolo dorato in Patria, vincendo la tribù degli uomini-foca, aiutati dai legionari sopravvissuti alla spedizione ma ancora fedeli a Roma e al giuramento fatto. Dalla pellicola spicca, l’importanza del senso dell’onore che, Marco come modello di uomo romano, vuole a tutti i costi recuperare. Può farlo ritrovando l’Aquila, non un semplice oggetto metallico ma un simbolo intriso di qualità sacra e in quanto tale emanazione di forze invisibili ai più. Allo stesso modo, possono accedere a questo riscatto d’Onore, i legionari che sentono di averlo perduto fuggendo al momento di estremo pericolo, invece che morire assieme agli altri ed al loro comandante. Rimane impressa nel cuore di tutti noi spettatori, la frase di un legionario: “Quando sono fuggito da tuo padre, sono fuggito da me stesso” dice uno di essi a Marco Flavio Aquila. Emergono prepotentemente le dimensioni Universali che porta dell’idea di Roma: i due protagonisti, nonostante le diverse origini si ritrovano legati prima di tutto da un Vincolo, fondato sulla parola data virilmente , essa permette loro di rimanere uniti nel compiere l’impresa.


Un film che scuote le corde dell’anima e accende i cuori, in prossimità del Natale di Roma. L’aquila, simbolo della spiritualità più alta, espressione della volontà divina, dell’Imperium e delle genti indoarie, vola sempre alta sopra di noi. Scalando ogni giorno le montagne impervie dell’individualismo, schiacciando le ingiustizie e le menzogne della società moderna, cominciando ad intraprendere il cammino verso la vetta, forse, possiamo iniziare a sentirla più vicino a noi.





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