Barricati nel cavo degli scudi,
divisi in tre ordini, Pamfili, Illei, Dimani,
e palleggiando frassini omicidi,
affidando agli dèi perenni l'esito di tutto,
obbediremo a chi comanda.
Poi calcheremo sùbito compatti al suolo,
affrontando guerrieri armati d'asta,
e salirà di qua di là fragore orrendo, al cozzo
degli scudi rotondi sugli scudi
ai colpi di pietre smisurate
si leverà dagli elmi fulgidi un tintinnio.
Tirteo, poeta spartano, VII sec. a. C.
Nessun commento:
Posta un commento